È facile fare diagnosi d'incontinenza urinaria: la paziente verifica in maniera autonoma la scarsa capacità di trattenere le urine.
Ovviamente si tratta di una modalità troppo semplicistica di porre una diagnosi corretta e quindi conviene, come buona norma, rivolgersi al proprio medico.
Un buon colloquio e una visita attenta saranno in grado d'inquadrare correttamente il problema avviando poi la paziente a una valutazione specialistica uroginecologica.
Nel caso in cui la sola valutazione clinica non sia ritenuta sufficiente a inquadrare il problema, è possibile ricorrere a tecniche diagnostiche più sofisticate (ESAME URODINAMICO, ECOGRAFIA), che possono essere eseguite dallo stesso uro-ginecologo.
L’esame urodinamico si compone di una parte iniziale (uroflussometria), non invasiva, che analizza il flusso dell’urina durante la minzione e l’eventuale residuo che rimane in vescica mediante controllo ecografico.
Nella seconda parte (cistomanometria), si effettua una simulazione del riempimento e dello svuotamento vescicale e si registrano le pressioni responsabili dei due eventi.
Per ottenere questi ultimi dati è necessario l’inserimento in vescica di un catetere sottile del diametro di 3 mm. L’esame ha una breve durata (30 minuti), non richiede alcun tipo di anestesia ed è molto ben tollerato dal paziente.
Infine il terzo step dell’indagine urodinamica è rappresentato dal profilo pressorio uretrale che permette di valutare la condizione dell’uretra, la sua lunghezza funzionale e le pressioni al suo interno.
È possibile sottoporsi all’esame urodinamico solo se l’urinocoltura (da eseguire 10 giorni prima) risulta negativa.
Al termine della procedura verrà prescritta una terapia antibiotica per prevenire la comparsa d'infezioni delle vie urinarie.
I trattamenti dell'incontinenza urinaria sono di tipo comportamentale (modificazioni dello stile di vita), riabilitativo, farmacologico o chirurgico.
Sarà lo specialista a educare la paziente su alcune semplici norme di comportamento e indirizzarla verso il percorso più appropriato.